Grugliasco (To): Piazza Matteotti ennesimo flop del centro sinistra. Milioni di euro per un progetto monco e poco sostenibile


Vigna (PDL): Con la consulenza del Municipio del Parco avremmo potuto installare lampioni autoalimentati. Cosa c'è dietro la scelta di lasciare a rustico un intero sotterraneo di un mega intervento strombazzato ai quattro venti?

Il 4 luglio si è riunita la commissione Lavori Pubblici del Comune allo scopo di presentare due interventi già in corso relativi alla riqualificazione di Piazza Matteotti e della Scuola Europa Unita. Ai commissari - ed allo scarso pubblico presente - l'assessore Musarò, coadiuvato dai tecnici del Comune e dal Presidente della commissione Soncin, ha illustrato  l'avanzamento dei lavori relativi alla piazza alta, quasi ultimata, e il futuro della piazza bassa.

La nuova piazza Matteotti non prevede alcun arredo urbano, nessuna pianta (i pochi alberi ancora superstiti in centro a Grugliasco verranno infatti abbattuti e non rimpiazzati) e assolutamente nessuna tipo di intervento legato all'uso delle energie rinnovabili. Su questo punto in particolare nè l'assessore nè i tecnici del Comune hanno saputo motivare la scelta di una illuminazione a led che, pur diminuendo l'impatto ambientale ed i costi di gestione non li porta a zero, come sarebbe invece possibile ricorrendo ai lampioni autoalimentati ad energia solare; lo stesso dicasi per l'ascensore che collegherà il parcheggio sotterraneo della piazza bassa al porticato del Municipio.

Clamorosa gaffe anche sul parcheggio sotterraneo previsto sotto la piazza: il secondo piano interrato del parcheggio - che appartiene al Comune - verrà infatti lasciato grezzo senza previsione di alcuna destinazione d'uso. Sul punto l'assessore Musarò ha spaziato con la fantasia fino ad ipotizzare la realizzazione di un centro congressi su richiesta di improbabili investitori cino-giapponesi, per poi svelare le carte ventilando la possibilità di realizzare posti auto da vendere ai privati. Si riapre dunque il triste scenario già visto durante la realizzazione delle Gru: il Comune, infatti, possiede già un'area grezza nel complesso delle Gru che ad oggi ancora non ha una destinazione d'uso.

Riguardo la scuola Europa Unita, che diverrà la più grande di Grugliasco con una capienza di 375 alunni, i tecnici presenti hanno illustrato gli interventi di riqualificazione energetica, sono presenti in questo caso pannelli solari termici per la produzione di acs, forse l'unica cosa che non si utilizza in una scuola. L'edificio nel suo complesso verrà completamente snaturato e ricoperto da un mantello esterno, rialzato, ristrutturato internamente, insomma la scuola vecchia diverrà pressochè inesistente e naturalmente invisibile.

Poca chiarezza, infine, sui costi dei due interventi ammontante a complessivi 5,9 milioni di euro: l'assessore non si è dimostrato capace di chiarire l'esatto ammontare della quota parte di costo a carico del Comune (da 1.2 a 1.7 mln/€) nè di indicare quanto del costo complessivo derivi all'amministrazione dagli oneri di urbanizzazione.

Ancora una volta, pur essendo di fronte ad un progetto ormai esecutivo, si hanno scarse precisazioni sui costi comunicati in commissione - dichiara Viorel VIGNA capogruppo del PDL. Per la maggioranza è un intervento prettamente a costo zero, per qualsiasi economista tot. incasserebbe il Comune dagli oneri di urbanizzazioni  e tot. spenderebbe per la realizzazione dell'intervento. 

Clamorosa invece - continua il consigliere - la scelta di lasciare a rustico l'intero piano sotterraneo nonchè incommbetabile l'ipotesi di fare un centro ccongressi. E' più che evidente, che dietro sparate cosi folcloristiche, ci siano idee ben chiare da parte della nuova Giunta comunale. La nuova amministrazione prenda esempio dal passante di Torino, dove la bieca scelta di lasciare a rustico le stazioni di Dora e Zappata porterà nei prossimi anni ad avere un utilizzo del sistema di trasporto prettamente monco nel suo utilizzo.    

Sul tema dell'illuminazione a led a discapito di quella a costo zero autoalimentata da piccole celle fotovoltaiche - conclude il consigliere - dovremmo chiedere a Mazzù il conto dello spreco di denaro pubblico fatto sulla consulenza da 27mila € data per il Municipio nel Parco Porporati. Con quei soldi avremmo avuto davvero avere una piazza sostenibile ad impatto zero. 


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