Palazzo Municipale: comunicato stampa.


Senza alcun preavviso a Grugliasco è arrivata una di quelle notizie che lasciano a bocca aperta: il Sindaco vuole abbattere il Palazzo Municipale.

La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di andare a cercare sui documenti ufficiali la conferma di questa notizia. Programma del candidato Sindaco Mazzù nel 2007? Niente. Piano triennale delle opere? Niente.

Come è stata presa la decisione? Stando all’articolo de La Stampa del 16 aprile 2010 tutto è nato dall'immaginazione del Sindaco di fronte ad un rendering della piazza. Presa la decisione la miglior via di concertazione intrapresa dal Sindaco è stata quella di fare un bell’articolo sul giornale. Discuterne in Commissione o in Consiglio? Troppo faticoso per il primo cittadino grugliaschese.

Ma potevano mancare i consueti sprechi? Ebbene no, anche per questa opera non ce li toglie nessuno!
Stando ai documenti ufficiali, negli ultimissimi anni sono stati spesi parecchi soldi nel Palazzo Comunale: 520.000 euro sono già investiti nell’eliminazione delle barriere architettoniche per il biennio 2010 e 2011 (i primi lavori sono già stati eseguiti nella parte di Municipio che il Sindaco vorrebbe distruggere); è stato appena sostituito l’ascensore; è in programma l’installazione di un impianto di condizionamento in tutti gli uffici. Senza contare gli sprechi indiretti, come i due piani di parcheggio sotterraneo in Piazza Matteotti, che in parte erano pensati proprio per il Comune.

Che fine faranno questi soldi? Un mucchio di macerie.

Il Sindaco non poteva accorgersi prima del fatto che era meglio fare un palazzo nuovo? Non si è reso conto di che problemi creerebbe rifare il palazzo all’interno del Porporati, eliminando quei pochi parcheggi del mercato del sabato? Beh, almeno ora sappiamo di preciso quanto ci costerà questo errore di Mazzù e saranno i cittadini a giudicare.

La strategia è chiara: il Sindaco, ormai a fine mandato, deve mettere in cantiere tutte le opere costose da poter poi far sbandierare al suo “delfino” che dice sempre che il Comune ha le tasche vuote.